6 giorni sul “Cammino della Linea Gotica” (di Marco Pinti)
https://www.camminolineagotica.it/wp-content/uploads/2018/08/6-giorni-sul-Cammino-della-Linea-Gotica-di-Marco-Pinti-1024x768.jpg 1024 768 Doriano Pela Doriano Pela https://secure.gravatar.com/avatar/6a06c3471b147f8f155cbc3a43be3f88?s=96&d=mm&r=gForse la vera chiave di ogni guerra non sta tanto nel prevalere di questa o quella parte in lotta, quanto nell’eterna necessità degli Stati di schiacciare i singoli individui. Con lo sfruttamento in tempo di pace oppure con la riduzione dell’uomo a soldato in tempo di guerra, tutti i regimi (democrazie comprese) lavorano più o meno consapevolmente per annichilire e comprimere le personalità dei loro cittadini. Altrimenti chi, sano di mente, abbandonerebbe il suo frutteto in Baviera o i campi del Kansas per venire a farsi ammazzare al Passo della Futa?
Questo mi hanno sussurrato i sentieri lungo il “cammino” della Linea Gotica.
Vista così, senza amici e nemici, senza tifoserie fuori tempo massimo, il camminatore di questi luoghi oggi può sperare di rappresentare qualcosa di più di un turista o di un atleta. E’ il riscatto silenzioso dell’individuo unico, irriducibile ad ogni intruppamento. E’ il punto di sutura, a distanza di quasi un secolo, delle ferite della Storia.
ALCUNE NOTE
- Da Montebono al Rifugio Santi il sentiero sullo Specchione mi è sembrato per camminatori abbastanza esperti; suggerirei di aggiungere la variante di Renaio: sebbene più lunga è meno impegnativa.
- Al Parco della Torricella l’erba alta impedisce di vedere alcunché: occorre farlo presente al Comune o a chi si prende cura del sito.
- Dopo il Parco della Torricella, per arrivare alla Futa, il sentiero CAI 00 non mi è parso in buone condizioni; soprattutto nell’ultimo tratto (quello che più si inerpica).